Janus, BKLYN
Janus, BKLYN is a project spanning a few years.
I realized it during the time I lived in Bushwick, a neighborhood of Brooklyn, New York.
Below you can PREVIEW THE ARTIST BOOK:
You can PURCHASE THE ARTIST BOOK AT THIS LINK
Il libro d’artista raccoglie la ricerca portata avanti nei tre anni in cui ho vissuto a Bushwick, un’area di Brooklyn a metà tra la metropoli gentrificata e la grande periferia urbana newyorchese.
Lo spunto nasce dall’incontro geografico tra un cimitero di migranti fondato nel 1850 e una stazione della metro costruita negli anni 1920, una contrapposizione sia fisica, sia concettuale a cui possono essere associati forti significati dicotomici.
La ricerca ha un approccio multimediale: azioni performative documentate fotograficamente, un video, una serie di collage. Ho eseguito una mappatura fotografica della zona e una ricerca iconografica di mappe e foto negli archivi storici della città, evidenziando l’incompletezza delle testimonianze. Infine, un libro che racconta il processo di realizzazione del progetto e le sue metodologie, oltre a presentare i lavori; una serie di link (tra cui al mio video) gli forniscono un ulteriore livello di ipertestualità.
Concetti ampi sull’abitare sono riportati a una scala individuale approcciando temi di appartenenza. La narrazione parte dal ritrovamento di un album fotografico, che innesca una dinamica immaginativa per la quale, nella mia fantasia, l’album è stato abbandonato da una famiglia costretta a trasferirsi dalla gentrificazione. È solo il primo di una serie di libri che interagiscono con la ricerca e vi sono inseriti tramite scansioni e collage. L’album è oggetto della prima azione performativa; la seconda è la ricostruzione, deprivata di ogni aspetto funzionale, del rifugio eretto per sé con alcuni rifiuti da un senzatetto; la terza è visibile nel video, che è costruito attraverso uno straniante scambio di sguardi tra la stazione della metro e il cimitero.
Il titolo rimanda al dio romano Giano, “bifronte” perché capace di guardare a passato e futuro insieme; a livello spaziale, Giano era il dio dei passaggi. Quadridimensionale, Giano presiede sulle transizioni, connettendo tra loro inizio e fine.
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ARTEFIERA BOLOGNA, ITALY
Site- specific installations from the project Janus
@ Tper booth, in front of the art fair
Piazza della Costituzione, Bologna
@ Central Station
Viale Pietramellara, Bologna
February 2-5, 2018
Opening Feb 2 at 2PM
Promoted by: ArteFiera, ArtCity, MAMBo
Curated by Pubblicittà
La storia avvicina e separa; a Brooklyn, l’incontro tra una stazione della metropolitana e un antico cimitero funziona da camera di risonanza per riflettere su un modello di matrimonio tra tempo e spazio basato sulla contrapposizione tra cambiamento e staticità. La metropoli favorisce questi incontri di quieta dissonanza, adatti a trattare in maniera meno personalistica questioni vecchie come la città: il cambiamento incessante del tessuto urbano e le conseguenze personali che questo comporta; migrazione, gentrificazione, emergenza abitativa.
La storia di New York è frammentaria, soprattutto quando tratta alcune aree di Brooklyn rimaste sottosviluppate (rispetto all’isola di Manhattan) fino a decenni recenti. Raccogliendo alcuni materiali d’archivio (fotografie, mappe, racconti storici) su Bushwick, la zona di Brooklyn in cui la nostra stazione ha incontrato il cimitero, mi si dispiegava davanti la stessa storia che, nel frattempo, stavo raccontando. Un racconto impreciso, diviso tra prospettive del tutto soggettive e una narrazione dettata dal caso, più che da una sistematicità storiografica. Potremmo chiederci quali siano i punti di vista che sopravvivono, che riescono a entrare nella narrazione istituzionale, e allo stesso tempo indagare perché le vicende personali sembrano le uniche ancora in grado di connetterci a una storia parziale e impietosa, piccole zone di sopravvivenza oltre il tempo.
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